Psicologia infantile: dalla teoria delle pulsioni di Freud alla relazione oggettuale di Klein

I contributi di Freud e di Klein sono da considerarsi la base della psicologia infantile. La pulsione ha una storia e una sua precisa collocazione nello sviluppo della relazione madre bambino. Il riferimento alla teoria freudiana delle pulsioni è necessario per comprendere il passaggio alla teoria delle relazioni oggettuali.

L’origine della teoria delle relazioni oggettuali

In quest’ultimo modello infatti, con preciso riferimento agli scritti kleiniani, è possibile rintracciare frequentemente il concetto di pulsione, come elemento organizzatore della posizione schizoparanoide. Successivamente, Segal, nel saggio Introduzione all’opera di Melanie Klein, descrive la causa del manifestarsi di tale posizione nell’«angoscia stimolata dalla innata polarità degli istinti»1. L’utilizzo del termine «istinto», anziché il riferimento al concetto di «pulsione», trova spiegazione nella differenza a cui fa riferimento Freud:

La pulsione è definita da Freud come un principio dinamico, una forza che attiva i processi psichici, che da impulso e impone lavoro all’apparato psichico. È un concetto limite tra lo psichico e il somatico i cui elementi sono distinti in: spinta, fonte, meta, oggetto. […] Al contrario dell’istinto essa non è biologicamente preformata, ma si costituisce nella storia dell’individuo orientandosi su oggetti specifici e variabili e legandosi a fantasie e vissuti del tutto personali2.

Istinto e rapporti oggettuali primitivi

L’origine geneticamente determinata del concetto di istinto, e dunque la sua comparsa a partire dai primi istanti di vita del bambino, giustifica l’utilizzo di questo termine alla luce delle teorizzazioni kleiniane relative all’esistenza già alla nascita di un Io «sufficiente a sperimentare angoscia, a usare meccanismi di difesa e a formare rapporti oggettuali primitivi nella fantasia e nella realtà»3. Tuttavia, e qui sta il nodo della questione, Freud, definendo la pulsione fa riferimento al suo oggetto come:

Ciò in relazione a cui, o mediante cui, la pulsione può raggiungere la sua meta. È l’elemento più variabile della pulsione, non è originariamente collegato ad essa, ma le è assegnato soltanto in forza della sua proprietà di rendere possibile il soddisfacimento. […] Può venir mutato infinite volte durante le vicissitudini che la pulsione subisce nel corso della sua esistenza4.

La relazione tra pulsione e oggetto

È corretto affermare che proprio nella connessione intercorrente tra pulsione e oggetto sia possibile collocare l’origine della teoria delle relazioni oggettuali5. Per chiarire gli altri termini utilizzati da Freud, nel descrivere la teoria delle pulsioni, va detto che in relazione alla pulsione è rintracciabile, nella sua spinta «la somma di forze o la misura delle operazioni richieste»6 per il suo soddisfacimento, mentre la meta consiste proprio nel «soddisfacimento che può essere raggiunto soltanto sopprimendo lo stato di stimolazione alla fonte della pulsione»7. Risulta ora più chiara l’organizzazione dinamica del concetto.

La caratteristica della pulsione

Ciò che definisce la natura delle pulsioni è il loro carattere dualistico, sempre in Pulsioni e loro destini (1915), Freud propone infatti la distinzione tra «pulsioni sessuali» e «pulsioni dell’Io o di autoconservazione». In quest’ultime è possibile rintracciare l’origine del narcisismo primario, condizione determinata da un investimento pulsionale dell’Io, parzialmente in grado di lavorare al fine di conquistare un soddisfacimento pulsionale.

Il mondo esterno e l’investimento su di esso

Tale fase è determinata dalla condizione, negata e contrastata da Klein, corrispondente all’ipotesi di una totale mancanza di investimento, da parte dell’Io, sul mondo esterno. Ciò che è possibile definire come investimento libidico sull’oggetto, corrisponde in Freud a un processo che è in stretta relazione con le fasi dello sviluppo (orale, anale, fallica), infatti tale distinzione contribuisce a caratterizzare la specificità della relazione oggettuale8. Un’opera di Freud che riesce a chiarire ciò che per l’autore rappresenta la relazione oggettuale è Lutto e melanconia (1917), l’autore descrive infatti in questo caso quanto l’identificazione con l’oggetto perduto arrivi a sostituire l’investimento oggettuale, la perdita (il lutto) si esprime attraverso l’attività che impedisce l’instaurarsi di nuove relazioni sostitutive. È infatti da collocarsi nel disinvestimento del lutto la capacità, da parte dell’individuo, di utilizzare altri investimenti oggettuali9.

Freud – dalle pulsioni al modello strutturale

Osservando l’evoluzione teorica dell’intera opera freudiana, va notato quanto il passaggio al modello strutturale abbia la funzione di sostituire il precedente modello; questo si verifica, come nota Battacchi, proprio alla luce del «progressivo estendersi dell’interesse teorico freudiano dalla relazione pulsionale con l’oggetto alla formazione della personalità»10. Per tornare ai collegamenti individuabili fra teoria freudiana delle pulsioni e teoria kleiniana delle relazioni oggettuali, è infine adeguato utilizzare un ultimo riferimento.

Scissione e riparazione: una lettura per la psicologia infantile

Tenendo in considerazione quanto la posizione schizoparanoide derivi dal meccanismo di scissione, quanto sia fondamentale, in questa, fase il sadismo originario e quanto il superamento della prima posizione dello sviluppo dipenda dalla fase riparatoria dell’oggetto (collocabile nella posizione depressiva), risulta possibile avvicinare le due teorie, notando quanto la contrapposizione tra pulsioni e relazioni oggettuali, sia più apparente che reale11.

Se cerchi uno psicologo psicoterapeuta a Genova, sentiti libero di contattarmi per avere maggiori informazioni.

PSICOTERAPEUTA GENOVA Dr. GAIA BERIO – psicologa psicoterapeuta a GENOVAARENZANOON-LINE per psiche.org

Tel. 348 6028718

    1 H. Segal (1964), Introduzione all’opera di Melanie Klein, Martinelli, Firenze, 1968, p. 30.

    2 M. W. Battacchi (1988), Trattato enciclopedico di psicologia dell’età evolutiva, Piccin, Padova 1999, p. 368.

    3 H. Segal, Introduzione all’opera, cit., p. 29.

    4 S. Freud (1915), Pulsioni e loro destini, in OSF, vol. VIII, Bollati Boringhieri, Torino 1989, p. 18.

    5 M. W. Battacchi, op. cit., p. 368.

    6 S. Freud, Pulsioni e loro destini, cit., p. 18.

    7 Ibidem.

    8 M. W. Battacchi, op. cit., pp. 369-370.

    9 Ivi, p. 371.

    10 Ibidem.

    11F. Giubbolini (1994), La psicoanalisi tra pulsioni e relazioni d’oggetto, Rassegna studi psichiatrici, LXXXIII, 4,

    <http://www.studiopsicoterapia.si.it/psicoanalisi_pubblicazioni/pulsioni_oggetti.htm> (20/10/2010).

    Bibliografia

    Battacchi M. W. (1988), Trattato enciclopedico di psicologia dell’età evolutiva, Piccin, Padova 1999.

    Bick E. (1964), Note sull’osservazione diretta del lattante nell’addestramento psicoanalitico, in V. Bonaminio, B. Iaccarino (a cura di), L’osservazione diretta del bambino , Bollati Boringhieri, Torino 2010.

    Bion W. R. (1959), Attacchi al legame, in E. Bott Spillius (a cura di), Melanie Klein e il suo impatto sulla psicoanalisi di oggi, Astrolabio Ubaldini, Roma 1995.

    Bion W. R. (1963), Gli elementi della psicoanalisi, Armando, Roma, 1973.

    Bion W. R. (1984), Apprendere dall’esperienza, Armando, Roma 2009.

    Bowlby J. (1988), Una base sicura, Raffaello Cortina, Milano 1989.

    Brafman A.H (1988), Osservazione come disciplina obbligatoria, in V. Bonaminio, B. Iaccarino (a cura di), L’osservazione diretta del bambino, Bollati Boringhieri, Torino 2010.

    Braga P., Tosi P. (2000), L’osservazione, in S. Mantovani (a cura di), La ricerca sul campo dell’educazione. I metodi qualitativi, vol. I, Bruno Mondadori, Milano.

    Caruso I., Mantegna M. C. (2009), Lo spazio dei legami. Curare le relazioni familiari nei servizi: un modello di ricerca-intervento, Franco Angeli, Milano.

    Cambiaso G. (2008), Famiglia ai margini del caos, in Zappa M. (a cura di) Ri-costruire genitorialità, Franco Angeli, Milano.

    Camerini G.B. (2010), Verso un modello di riabilitazione sociale in età evolutiva, in G.B. Camerini, E. Sechi (a cura di), Riabilitazione psicosociale nell’infanzia e nell’adolescenza, Maggioli, Rimini.

    Cassibba R., D’Odorico L. (2000), La valutazione dell’attaccamento nella prima infanzia. L’adattamento italiano dell’ Attachment Q-Sort (AQS) di Everett Waters, Franco Angeli, Milano.

    Ceccarelli E. (2008), Diritti dei minori, diritti delle famiglie e ruolo delle Istituzioni, in Zappa M. (a cura di) Ri-costruire genitorialità, Franco Angeli, Milano.

    Cesa-Bianchi G. (1978), “Spazio vitale”, ad vocem, in Lessico delle scienze dell’educazione, vol. I, Vallardi, Milano, pp. 1054-1055.

    Codignola F. (2001), Disturbi cognitivi e affettivi degli adolescenti in carico agli assistenti sociali, in Codignola F. (a cura di), Una cornice per la crescita. Psicoanalisi e lavoro psicosociale con l’adolescente, FrancoAngeli, Milano.

    Colombo L. (2008), Emozioni e affetti, in Castelli C., Sbattella F. (a cura di), Psicologia del ciclo di vita, Franco Angeli, Milano.

    Comune di Genova, Direzione servizi alla persona, Assessorato alla città policentrica ed educativa, (2002, a cura di), Elementi per la costruzione di un piano infanzia e adolescenza della città di Genova, Genova.

    Comune di Genova, Direzione Servizi alla Persona, Settore Politiche Sociali, Area politiche sociali per i minori e la famiglia (2004, a cura di), Progetto “Rete madre bambino/a. percorsi di accoglienza a sostegno e valorizzazione della famiglia tra protezione ed autonomia”, Affido familiare news, 4, pp. 71-91.

    Coppola G. (2006), Percorsi di sviluppo infantile a rischio: il ruolo della tossicodipendenza, disturbi psichiatrici e povertà, in M. Prezza (a cura di), Aiutare i neo-genitori in difficoltà. L’intervento di sostegno domiciliare, Franco Angeli, Milano.

    Cristallo C., Scamperle S. (2006), Diventare genitori, in M. Prezza (a cura di), Aiutare i neo-genitori in difficoltà. L’intervento di sostegno domiciliare, Franco Angeli, Milano.

    De Leo G., Patrizi P. (2002), Psicologia giuridica, II Mulino, Bologna.

    Donati P. (1998), Manuale di sociologia della famiglia, Laterza, Roma-Bari 2007.

    Fazzi L. (1998), Il welfare mix in Italia: primi passi, Franco Angeli, Milano.

    Fossi G. (2003), Una proposta evoluzionista per la psicoanalisi, Franco Angeli, Milano.

    Fraiberg S., Adelson E., Shapiro V. (1975), I fantasmi nella stanza dei bambini. Un approccio psicoanalitico ai problemi posti da relazioni disturbate madre bambino, in Fraiberg S. (edizione a cura di S. Muscetta), Il sostegno allo sviluppo, Raffaello Cortina, Milano 1999.

    Foschini I. (1999), Matrimonio e genitorialità precoci, in S. Abruzzese (a cura di), Minori e sessualità. Vecchi tabù e nuovi diritti, Franco Angeli, Milano.

    Freud S. (1915), Pulsioni e loro destini, OSF, vol. VIII, Bollati Boringhieri, Torino, 1989.

    Freud S. (1923), L’Io e l’Es, OSF, vol. IX , Bollati Boringhieri, Torino 1989.

    Gabrielli F. (2005), Disturbi dell’Umore, in F. Giberti, R. Rossi (a cura di), Manuale di psichiatria, V ed. interamente rielaborata, Piccin, Padova.

    Galimberti U., Enciclopedia di Psicologia, Garzanti, Milano 1999.

    Gosetti G., La Rosa M. (2006), Sociologia dei servizi. Elementi di organizzazione e programmazione, Franco Angeli, Milano.

    Gui L. (2006), Operatori sociali, Co-operatori progettuali, in Corsi di studio in Servizio sociale Università di Trieste (a cura di), Nuove solidarietà nell’allargamento dell’Unione Europea, Franco Angeli, Milano.

    Heidegger M. (1927), Essere e tempo, Milano, Longanesi 1976.

    Klein M. (1932), La psicoanalisi dei bambini, Martinelli, Firenze 1998.

    Klein M. (1930), L’importanza dei simboli nella formazione dell’Io, in M. Klein, Scritti 1921-1958, Bollati Boringhieri, Torino 1978.

    Klein M. (1945), Complesso edipico e angosce primitive, in M. Klein, Scritti 1921-1958, Bollati Boringhieri, Torino 1978.

    Klein M. (1957), Invidia e gratitudine, Martinelli, Firenze 1969.

    McWilliams N. (1994), La diagnosi psicoanalitica: struttura della personalità e processo clinico, Astrolabio Ubaldini, Roma 1999.

    Magrin M.E., Viganò V. (2007), Costruire resilienza: una nuova possibilità per i pazienti cardiopatici, in A. Delle Fave (a cura di), La condivisione del benessere. Il contributo della psicologia positiva, Franco Angeli, Milano.

    Marchegiani I., Grasso M. (2007), Gravidanze in adolescenza: un’indagine esplorativa, in Infanzia e adolescenza, vol. 6, n. 3, pp. 178-196.

    Musi E., Internazionalità ed emozioni nel lavoro di cura rivolto alle famiglie fragili, in Zappa M. (a cura di) Ri-costruire genitorialità, Franco Angeli, Milano 2008.

    Novelletto A, Biondo D. (1999), Psicodinamica dell’abuso, in S. Abruzzese (a cura di), Minori e sessualità. Vecchi tabù e nuovi diritti, Franco Angeli, Milano.

    Olivetti Manoukian F. (1998), Produrre servizi. Lavorare con oggetti immateriali, Il Mulino, Bologna.

    Olivetti Manoukian F., Camarlinghi R. (2000), L’operatore sociale leggero, Animazione sociale, 3, pp. 16-22.

    P. Onelli (1999), Opportunità e prospettive della legge 285/1997 e della legge 451/1997, in In testa ai miei pensieri. Conferenza nazionale sull’infanzia e l’adolescenza, Firenze 19-21 Novembre 1998, Atti della conferenza, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roma.

    Panichi L. et al. (2006), L’operatrice in azione, in M. Prezza (a cura di), Aiutare i neo-genitori in difficoltà. L’intervento di sostegno domiciliare, Franco Angeli, Milano.

    Pastorino C., (2005), Il mondo del lavoro per le madri in uscita dai percorsi di tutela: i processi e le buone prassi per un reinserimento socio lavorativo, in Ad un passo dalla chiusura degli Istituti. Prassi di tutela dei neo maggiorenni e della maternità fragile, III seminario formativo promosso dalla Consulta Diocesana Genova, Comunità Educativo Assistenziali, atti del seminario a cura di F. Gerosa, Consulta Diocesana Genova, Genova.

    Petrillo G. (2005), Problematiche psicologiche e psicosociali nello studio dei diritti dei minori, in Petrillo G. (a cura di), Per una psicologia dei diritti dei minori. Costruzioni sociali, responsabilità e ruoli educativi. Franco Angeli, Milano.

    Polacco Williams G. (1997), Paesaggi interni e corpi estranei, Bruno Mondatori, Milano 1999.

    Ranieri F., Psicologia, Alpha Test, Milano 2002.

    Riva Crugnola C. (2007), Il bambino e le sue relazioni. Attaccamento e individualità tra teoria e osservazione, Raffaello Cortina, Milano.

    Rustin M. (1991), La società buona e il mondo interno. Psicoanalisi, politica e cultura Borla, Roma 1994.

    Salzberger-Wittenberg I. (1970), Teorie psicoanalitiche kleiniane e servizio sociale, Astrolabio Ubaldini, Roma 1971.

    Saraceno C. (1998), Mutamenti della famiglia e politiche sociali in Italia, Il Mulino, Bologna, 2003.

    Scabini E., Iafrate R. (2003), Psicologia dei legami familiari, Il Mulino, Bologna.

    Scaringi R., (2006), Quale ruolo delle politiche per l’infanzia per una regione dell’autonomia?, in F. Fabbroni, F. Montanari (a cura di), La città educativa e i bambini, Franco Angeli, Milano.

    Segal H. (1964), Introduzione all’opera di Melanie Klein, Martinelli, Firenze 2001.

    Segal H. (1991), Sogno fantasia e arte, Raffaello Cortina, Milano 1991.

    Serra A. (2007), La Rete Madre Bambino: percorsi di accoglienza e sostegno tra tutela del minore ed autonomia della coppia, in Questi genitori questa famiglia così fragile, seminario formativo promosso dalla Consulta Diocesana Genova, Comunità Educativo Assistenziali, Atti del seminario a cura di F. Gerosa, Consulta Diocesana Genova, Genova.

    Spitz R.A. (1958), Il primo anno di vita del bambino, Giunti, Firenze 2009.

    Steiner J. (1993), I rifugi della mente, Bollati Boringheri, Torino 1996.

    Stoppelli P. et al. (1993, a cura di), Il grande dizionario Garzanti della lingua italiana, Garzanti, Torino.

    Terrone G. (2010), Influenze della depressione materna sulla qualità del legame madre-figlio. Indagini nel contesto dell’alimentazione, International Journal of Psychoanalysis and Education, vol. II, n. 2, pp. 3-33.

    Tomisich M. (2007), Il “tema del rischio” dei percorsi di crescita, in Gregorio D., Tomisich M. (a cura di), Tra famiglia e servizi: nuove forme di accoglienza dei minori, F. Angeli, Milano.

    Turco L. (1999), Relazione di apertura dei lavori, in In testa ai miei pensieri. Conferenza nazionale sull’infanzia e l’adolescenza, Firenze 19-21 Novembre 1998, Atti della conferenza, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roma.

    Vallino Macciò D. (1996), L’infant Observation come strumento di conoscenza dello sviluppo mentale normale e patologico, in E. Brunati et. al. (a cura di), Lo sviluppo neuropsichico nei primi tre anni di vita: strategie di osservazione e di intervento, Armando, Roma.

    Vallino D., M. Macciò (2004), Essere neonati. Osserazioni psicanalitiche, Borla, Roma.

    Vassalli A. (1999), L’abuso sessuale sui minori, in S. Abruzzese (a cura di), Minori e sessualità. Vecchi tabù e nuovi diritti, Franco Angeli, Milano.

    Vegetti Finzi S. (2009), “Introduzione”, in M. Francesconi, D. Scotto di Fasano (a cura di), Apprendere dal bambino. Riflessioni a partire dall’Infant Observation, Borla, Roma.

    Waddel M. (1998), Mondi interni. Psicoanalisi e sviluppo della personalità, Bruno Mondadori, Milano 2000.

    Zani B., E. Cicognani (2000), Psicologia della salute, Il Mulino, Bologna.

     

    About The Author

    Related Posts