Interazione patologica
In terapia sistemica si sono verificati importanti sviluppi teorici che hanno modificato i metodi dell’intervento clinico.
Se nella concezione proposta nella Pragmatica della comunicazione umana le relazioni tra gli individui vengono determinate essenzialmente dalle modalità comunicative utilizzate nell’interazione, i conseguenti comportamenti disfunzionali sono sostanzialmente una sorta di interazione patologica e la “scatola nera” in quel periodo ha avuto il potere di definire cosa potesse essere oggetto di indagine e cosa no; a partire dall’inizio degli anni ’80, la teoria e la prassi sistemica vivono una nuova evoluzione (Boscolo, Bertrando, 2006).
Il mondo interno
Il mondo interno dell’individuo rappresenta ora un nuovo e vitale interesse, questo cambio di rotta coincide con uno dei salti evolutivi della teoria cibernetica a partire dal gruppo di lavoro di Bateson e dei suoi collaboratori: negli anni ’80 il pensiero per cui l’osservatore potesse rilevare e lavorare unicamente sugli input e gli output della scatola nera, cioè sulla relazione osservabile che in primis è comunicazione, va in crisi.
Ora le motivazioni, le credenze, le emozioni, le fantasie interne non possono più non venire considerate, e questo capita grazie al pensiero costruttivista: se il sintomo è determinato “dalla percezione della realtà del soggetto; ossia dal punto di osservazione che fa sì che egli percepisca (o meglio costruisca) una realtà alla quale egli reagisce con un cambiamento disfunzionale o cosiddetto psicopatologico” (Nardone, Watzlawick, 1994), la percezione della realtà del soggetto è data ovviamente anche dalle sue credenze, dai suoi schemi di pensiero e dalle sue emozioni.
Le voci interne
La pratica clinica di Karl Tomm, a proposito della indispensabilità del mondo interno nell’agire terapeutico, sintetizza questa trasformazione: l’identità dell’individuo, o il sé può essere visto come una comunità di altri internalizzati, così come l’identità del singolo appartiene ed è diffusa nella comunità grazie alle interiorizzazioni di quell’individuo fatte dalle persone attorno a lui.
La terapia: il circuito ricorsivo tra mondo interno e mondo esterno
Le voci interne sono quindi personaggi, scenari, parti di sé che rappresentano anche l’interiorizzazione delle relazioni più significative che hanno caratterizzato la nostra vita, qui emerge l’importante funzione – nella pratica terapeutica – degli assunti del costruzionismo sociale. Se, come spiegano Boscolo e Bertrando (2006) la dialettica può ora esplicitarsi in una relazione triadica tra terapeuta, cliente e voci interne, gli elementi di complessità sono ora superiori, ampliando quindi lo spazio dei circuiti riflessivi e collocando l’individuo e il suo sé nel circuito ricorsivo tra mondo interno e mondo esterno.
BIBLIOGRAFIA
Atwood G.E., Stolorow R.D. (1999), L’interpretazione dei sogni, in
Casonato M. (a cura di), Psicopatologia intersoggettiva, Quattroventi, Urbino
P. Bertrando, D. Toffanetti, (2000), Storia della terapia familiare, Raffaello Cortina, Milano
H. Biedermann, (1999), Le Garzantine – Simboli, Garzanti, Milano
L. Boscolo, P. Bertrando (1996), Terapia sistemica individuale, Raffaello Cortina, Milano
Bruni F. et al. (2007), I destini incrociati e la psicoterapia: una suggestione analogica, Psicobiettivo • volume XXVII •
Caillé P., Rey Y. (2004) Gli oggetti fluttuanti. Metodi di interviste sistemiche. Armando, Roma 2005
Carmignani U., Bongiovanni S. (2013), Il viaggio dell’eroe, simboli e archetipi della ricerca interiore, La città della luce, Trecastelli
Casonato M. (1991), Psicoterapia dinamica, Moretti & Vitali, Bergamo
Cecchin, G.F., Lane G., Ray W. A., (1993). Irriverenza. Una strategia di sopravvivenza per i terapeuti. Franco Angeli, Milano.
Cecchin, G.F., Lane G., Ray W. A., (1997). Verità e pregiudizi. Un approccio sistemico alla psicoterapia. Raffaello Cortina Editore. Milano.
Cirillo, S., Selvini, M., Sorrentino, A.M., (2016) Entrare in terapia. Le sette porte della terapia sistemica. Raffaello Cortina Editore Milano.
Cronen V.E., Johnson K.M., Lannamann J.W. (1982), Paradossi, doppi legami e circuiti riflessivi: una prospettiva teorica alternativa, in “Terapia familiare”, n. 14
Gendlin E. ( 2001), Focusing, interrogare il corpo per cambiare la psiche, Astrolabio, Roma
J. Haley (1976), Terapie non comuni, Astrolabio, Roma
J. L. Linares, C. Campo, (2003), dietro le rispettabili apparenze, Franco Angeli, Milano
G. Madonna (2017), Sogno, guarigione e cura, Una teoria sistemico-relazionale del sogno in chiave di ecologia della mente, Franco Angeli, Milano
Selvini Palazzoli, M., Boscolo, L., Cecchin, G.F., Prata, G. (1980), Ipotizzazione, circolarità neutralità, tre direttive per la conduzione della seduta. Terapia Familiare,7.
Pearson S. C. (1992), L’eroe dentro di noi, dodici archetipi per ritrovare noi stessi, Astrolabio, Roma
Peresso P. (2000), Il Sé come luogo d’incontro fra creatura e pleroma. Un confronto tra Carl Gustav Jung e Gregory Bateson, Studi Junghiani, n. 12
Ugazio V., Ferrario M., (1991), Le esperienze falsificanti, in “Terapia familiare”, n. 36
Ugazio V. (1998), Storie permesse, storie proibite, Bollati Boringhieri, Torino
P. Watzlawick et al. (1971), Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio, Roma
M. White (1992), La terapia come narrazione, Astrolabio, Roma
Se cerchi uno psicologo psicoterapeuta a Genova, sentiti libero di contattarmi per avere maggiori informazioni.
PSICOTERAPEUTA GENOVA Dr. GAIA BERIO – psicologa psicoterapeuta a GENOVA – ARENZANO – ON-LINE per psiche.org
Tel. 348 6028718