Rabbia: cosa si nasconde sotto?

La rabbia, come emozione, è la parte emersa di un iceberg che nasconde molto altro.

Si tratta spesso di sentimenti meno accettabili, che per una serie di motivi  – ad esempio la personalità, il contesto, lo stress – prendono quest’altra forma di espressione.

La rabbia è attivata da stati d’animo anche molto diversi tra loro.

Imparare a riconoscerli può essere di aiuto per spiegarci questa emozione che è travolgente, immediata e spesso provoca danni alle relazioni a cui teniamo di più.

Infatti dove vi è indifferenza non vi può essere rabbia.

Si tratta di un’emozione che va di pari passo con il coinvolgimento.

Più teniamo a qualcosa o a qualcuno più – se le cose non vanno come previsto – ci arrabbiamo.

Con il rischio che vadano ancora peggio.

Esercitarsi attraverso l’introspezione può permetterti di esplorare cosa – più di frequente – si nasconde sotto questa emozione.

E quindi lavorare sull’origine, su ciò che la innesca, sul nucleo profondo, piuttosto che su ciò che emerge in superficie.

Con possibili effetti positivi per te e per chi vive accanto a te.

Rabbia: cosa si nasconde sotto?

#1 Sfiducia
#2 Frustrazione
#3 Delusione
#4 Rifiuto
#5 Dolore
#6 Insicurezza
#7 Vergogna
#8 Impotenza
#9 Ingiustizia
# 10 Incapacità di comunicare

E molto altro.

Rabbia: repressa, espressa, compresa o trasformata?

#1 Da un lato, il rischio, quando la reprimiamo, è quello di ritirarci nell’isolamento e nella sfiducia. Dall’altro – è provato – può portare a gravi problemi ad esempio a disturbi cardio-vascolari.

#2 «Stili di regolazione della rabbia e ostilità sia troppo aggressivi, sia troppo repressivi, si associano alle patologie asmatiche»*.

#3 Comprendere la propria rabbia significa autorizzare se stessi e i propri bisogni a posizionarsi in uno spazio privilegiato nella relazione con l’altro, riuscendo a dare voce al questa emozione in modo evoluto, anche spiegandola a chi abbiamo di fronte.

#4 Trasformarla ossia sublimarla è ciò che riescono a fare gli “astronauti del mondo interiore”: esplorare i propri nuclei profondi per tornare in superficie con una perla rara e godere della sua bellezza.

Iniziare un percorso di psicoterapia equivale a questo.

Un esercizio per comprendere meglio la rabbia e ridurre i suoi danni

Individua questa emozione (non tutti ci riescono).

Connetti il sopra e il sotto dell’iceberg, conscio e inconscio.

Se non fai dell’inconscio un tuo alleato il rischio è quello di cadere nei soliti meccanismi automatici.

I cambiamenti psicologici non sono mai semplici da conquistare.

Tuttavia, una volta ottenuti è difficile lasciarseli sfuggire dalle mani.

Le conquiste rimangono tali.

Bibliografia:

*P. Braibanti (a cura di), (2002), Pensare la salute, Franco Angeli, Milano

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PSICOTERAPEUTA GENOVA Dr. GAIA BERIO – psicologa psicoterapeuta a GENOVAARENZANOON-LINE per psiche.org

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